Visite guidate ad Andria

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Dal punto di vista storico ed architettonico, le trasformazioni nelle varie epoche hanno spesso mutato il volto della città, rendendo complesse le ricostruzioni storiche. La città di Andria ha origini antichissime e i primi insediamenti risalgono al neolitico, mentre all’età del bronzo appartengono gli insediamenti in contrada S. Barbara, S. Lucia e Castel del Monte, dove sono state rinvenute sepolture costruite con pietre informi.

Identificata anche sulla Tavola Peutingeriana con il nome di Rudas, probabilmente la vecchia Netium greca, una stazione sulla via Traiana, Andria acquista la dignità di civitas durante la dominazione normanna con Pietro I il Normanno nel 1046 ca. con l’aggregazione di piccoli villaggi, alcuni dei quali rupestri come nel caso di Santa Croce, Santa Margherita, Santa Sofia e anche il quartiere Grotte, dove la tradizione locale vuole che si sia fermato Sant’Andrea durante la sua missione di Evangelizzazione accompagnato da San Pietro. Probabilmente per questa ragione ne deriva anche il nome della città: ANDRIA da ANDROS che significa Grotta.

Cosa visitare ad Andria?

La città di Andria è stata caratterizzata da tre periodi storici fondamentali: il periodo Normanno, il periodo Svevo e il Del BalzoAngioino.

La città di Andria è strettamente legata alla figura di Federico II, non solo perché due delle sue mogli erano sepolte nella cripta della cattedrale di Andria, Jolanda di Brienne e Isabella d’Inghilterra, ma è proprio durante il periodo Svevo che viene edificato il Castel del Monte (1240 ca.).

Con la morte di Manfredi nella battaglia di Benevento, nel 1266, ultimo degli Svevi, la città di Andria passa sotto il governo degli Angioini, diventando poi Contea con Francesco I del Balzo e assumendo il titolo di Ducato.

Governata da Federico d’Aragona, divenuto poi il re di Napoli, fu assegnata (sec. XVI), durante la dominazione spagnola, al Gran Capitano Consalvo di Cordova. Il 1552 fu ceduta per 100.000 ducati insieme con il Castel del Monte, al Conte di Ruvo Fabrizio Carafa, il cui figlio Antonio ottenne il titolo di Duca di Andria dal re di Spagna Filippo II.

Nel 1799 Andria viene devastata e saccheggiata dalle truppe francesi, evento che portò alla decapitazione di Ettore Carafa, ultimo rappresentate della casata.

Durante il governo di Giocchino Murat Andria passò ai Borboni. È in questo periodo che la confisca dei beni ecclesiastici, abolita la feudalità e il fenomeno del brigantaggio. Andria fu interessata nei grandi movimenti politici del periodo post-unitario, lotte contadine per la presenza massiccia di braccianti.

Oggi Andria è capoluogo di provincia con le città Trani e Barletta (BAT) e la sua attività prevalente è l’agricoltura, in particolare con la coltivazione dell’ulivo, identificata come “città dell’olio”.

Cosa altro vedere ad Andria

I maggiori luoghi d’interessi sono, oltre a Castel del Monte, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Santuario della Madonna dei Miracoli, la chiesa rupestre di Santa Croce, e le chiese Ottocentesche del centro storico con San Nicola, sant’Agostino, San Domenico e il museo del Confetto Mucci.

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