Monopoli: grotte ipogee accanto al Castello

monopoli-grotte-ipogee

Monopoli caratteristica città a sud di Bari, custodisce il castello di Santo Stefano, detto anche Abbazia di Santo Stefano, un’importante fortificazione costiera posta all’esterno della città, da sempre componente essenziale del complesso e articolato sistema difensivo.

Il castello fu fondato nel 1086 da Goffredo, conte di Conversano, su di una penisoletta a metà tra due insenature che formano due piccoli porti naturali, ossia porto Santo Stefano e porto Ghiacciolo. Nel corso del tempo, data la possibilità di attingere acqua freatica da un pozzo naturale, fu scelta come sede del monastero dei Benedettini, i quali diedero il nome alla rocca per la presenza delle reliquie del santo, poi traslate il 26 dicembre del 1365 da Monopoli a Putignano per difenderle dalle continue aggressioni turche e piratesche.

Ai benedettini si deve la creazione di un fossato tuttora visibile che resero più agevole l’attracco entrambe le calette alla destra e alla sinistra del monastero-fortezza. Così facendo l’abbazia-fortezza di Monopoli diventò tappa obbligata per i naviganti da Bari verso Brindisi. La presenza di due cale forniva, inoltre, la possibilità di riparare più navi contemporaneamente e di rifornirle di tutto l’occorrente per intraprendere il viaggio verso la Terra Santa.

La recente scoperta

È notizia di pochissimi giorni addietro del rinvenimento, nel ventre dell’abbazia di piscine naturali dalla valenza storica e naturalistica incredibile.

Sono grotte ipogee nascoste, raggiungibili esclusivamente via mare, e come tutte le cose belle devono meritarsi la conquista. Le grotte ipogee, infatti, hanno i piedi nell’acqua e raccontano una storia affascinante: pare infatti che in passato venissero usate dai monaci benedettini, che qui facevano bagni estivi lontano da occhi indiscreti. A testimoniare il loro passaggio, ora, ci sono resti di vasche e di un tavolo conviviale. Per i curiosi basta una nuotata per immergersi in questa rara meraviglia, testimoniata da queste immagini concesse dall’associazione Puglia Trek&food e dal suo fondatore Orazio Sansonetti: “Sono ad accesso libero – precisa – chiunque frequenta il lido Santo Stefano può farne una meta”.