Visita Lucera: storia, tradizioni e buon vino

Castello di Lucera
Castello di Lucera

A pochi km da Foggia si trova Lucera una delle città più interessanti della Capitanata ricca di monumenti e di storia che ne attestano il ruolo strategico avuto in epoca bizantina e longobarda. Sorge su tre colli, il Monte Albano, Monte Belvedere e Monte Sacro, e questa sua posizione la rende panoramica sul Tavoliere di Puglia. Il nome “Lucera” ha interpretazioni diverse: derivazione etrusca con significato di “bosco sacro” o  derivazione greca con significato di “lana bianca” in considerazione del fatto che questa zona in passato era nota per la produzione della lana delle greggi.

Cosa vedere a Lucera

Il profilo asimmetrico caratterizza la Basilica uno dei simboli di Lucera insieme alla Fortezza svevo-angioina e all’Anfiteatro Augusteo. L’ edificazione della cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta  avvenne durante il dominio di Carlo II d’Angiò all’inizio del XIV, esempio di architettura gotica – angioina del XIV secolo sorge probabilmente sui resti di una moschea saracena. La sua costruzione è attribuita all’architetto francese Pierre d’Angicourt, è caratterizzata dalla torre campanaria quadrata sulla parte destra e dalla torre ottagonale sulla parte sinistra. Al suo interno si possono ammirare affreschi realizzati a cavallo tra il XVI e XVII secolo.

In cima al Colle Albano si erge la Fortezza svevo-angiona di Lucera, chiamata castello perché Lucera era a tutti gli effetti una cittadella militare. Fu edificato da Federico II di Svevia nel 1233 mentre la muraglia della Fortezza venne costruita per volere di Carlo I d’Angiò nel 1289. Oggi, del Palatium Federiciano resta solo qualche frammento interrato, anche se  molti sono i reperti archeologici rivenuti nell’area del castello, alcuni di notevole importanza sono conservati nel Museo Civico di Archeologia della città. Tra questi, ceramiche di origine saracena e anche la sepoltura di un guerriero con corredo risalente alla metà del VII sec. d.C.

Trecentesca è la Basilica di San Francesco Antonio Fasani costruita quando Carlo II d’Angiò nel 1300 sconfisse i saraceni, ripristinando la fede cristiana in città. La chiesa conserva il sepolcro di San Francesco Antonio Fasani, santo lucerino molto amato. Nel 2000 è stata dichiarata Santuario diocesano.

Tra le tante attrazioni c’è anche l’Anfiteatro Romano Augusteo, un  monumento di epoca romana situato alla periferia della città. La sua costruzione risale al periodo che va dal 27 al 1 a.C. E’ uno degli anfiteatri più antichi del meridione e, rappresenta una delle più importanti testimonianze romane di tutta la Puglia. Gli scavi archeologici hanno dimostrato che l’anfiteatro occupava una precedente area di abitazioni romane di età repubblicana del II – I secolo a.C., in precedenza la zona era utilizzata come necropoli, lo documentano le tombe a grotticella rinvenute sotto la cavea dell’anfiteatro. Attualmente viene utilizzato come contenitore culturale per ospitare spettacoli musicali e teatrali.

Le antiche tradizioni di Lucera

Tra i riti tradizionali più suggestivi e originali di Lucera c’è sicuramente quello delle Quarantane, ovvero bambole di pezza che vengono realizzate durante il periodo di Quaresima. Sono denominate “Vedove del Carnevale”, vestite con stracci neri sotto l’abito viene posta  un’arancia con le sette penne, di cui sei nere che rappresentano le domeniche di penitenza, e una bianca che invece simboleggia la domenica di Pasqua. La bambola di pezza veniva lasciata in strada, così da  scandire quel tempo liturgico fatto di preghiera e digiuni.

In occasione della Festività dei Defunti si svolge la Sagra del mosto cotto, evento che prevede degustazioni di dolci tipici chiamati “i krustule”. Questo dolce viene preparato anche nel periodo natalizio ed è condito con miele o vincotto, noci o mandorle tritate e pezzetti di cioccolato fondente, altra particolarità del Natale sono  “i Kavezungille”, sfoglia farcita con pasta di ceci e mandorle tostate, mosto cotto e cacao. Non può mancare il dolce tipico lucerino “i ciccekutte” ovvero chicchi di grano cotti, conditi con pezzetti di cioccolato fondente, melograno, noci e mosto cotto.

Cosa mangiare a Lucera

I prodotti tipici del borgo sono certamente i taralli e il pane, preparati con diverse lavorazioni artigianali. Tra i vini tipici del territorio il “Cacc’ e Mmitt”  dal gusto corposo e il “Cioccarello” dal colore “rosa cipolla”. Lucera è inserita nel circuito delle Strade dei Vini della Daunia.