
Finalmente martedì 23 aprile la città di Andria ha potuto godere dell’inaugurazione del Museo Diocesano “San Riccardo” ubicato nel cuore del centro antico della città, in Via De Anellis, crocevia tra la Chiesa di San Francesco e la Cattedrale della città.
Il Museo diocesano è distribuito su tre livelli, in base al periodo storico a sui si riferiscono i preziosi e significativi reperti storici, artistici e culturali della Chiesa andriese esposti. Al piano terra sono collocate anche tre opere specificatamente riprodotte per i non vedenti, si tratta del capo di San Riccardo, il busto di Francesco II Del Balzo e un’icona di Santa Chiara.
Al primo piano le opere si snodano in un totale di nove sale, mentre il secondo piano è costituito da una superficie espositiva di 240 mq oltre che da un archivio e da un ufficio didattico.
Percorrendo al suo interno il Museo, ci si accorge della grande importanza che assolve per l’intera comunità, in quanto coniuga perfettamente la storia del nostro territorio con il più vasto panorama culturale e artistico nazionale e internazionale, attraverso l’esposizione di sculture, pitture, antichissimi paramenti lavorati a mano, nonché oggetti di finissimo argento riservati alla liturgia religiosa.
L’obiettivo del Museo è la conservazione della memoria unica della nostra città, sempre in continua evoluzione e la conoscenza, soprattutto dai più piccoli, di un patrimonio inestimabile che fino ad ora non si era potuto ammirare e che costituisce una testimonianza significativa della storia, dell’arte, della liturgia e della Diocesi di Andria.
Infatti, lo stesso vescovo Mons. Luigi Mansi ha sottolineato la sua volontà di rendere fruibile questo tesoro, mettendolo a disposizione soprattutto dei giovani a scopo educativo e culturale. Inoltre il direttore del Museo, don Giannicola Agresti, dopo una breve carrellata delle origini e delle peculiarità delle opere esposte, ha aggiunto che l’apertura del Museo non rappresenta assolutamente un punto di arrivo, ma di partenza, il cui scopo è quello di avvolgere il visitatore col fascino della storia ed offrire una inedita ed interessante lettura tematica della storia e della cultura andriese.